mercoledì

Lettere di Gino Rossi

Consiglio a tutti la lettura del libro "Lettere di Gino Rossi", a cura di Lugina Rossi Bortolato, Neri Pozza Editore.
Quì sono ragruppate le lettere scritte dall'artista a vari amici nell'arco della sua vita e stringe il cuore come un così grande artista abbia vissuto una vita di sacrifici e non comprensione da parte della critica di allora, purtroppo è da poco che ci si stà accorgendo.
Scrivo una di queste lettere che mi sembra aiuti a capire la profondità dell'artista.


GINO ROSSI A BARBANTINI

(1915)

Caro Barbantini, speravo di venire a Venezia e poi non ho potuto - non ti ho scritto di venir qui perchè per quanto cara sia la tua presenza e di sprone e confronto in questi momenti, non voglio darti lo spettacolo della mia miseria.
Ti parlo sinceramente e senza sfronzoli: qui non ho una stufa per scaldarmi, non ho vestiti, non ho denaro per comprarmi qualche bel libro del quale sento tante volte il bisogno: ho la soddisfazione di vivere in un paese magnifico, ma questa soddisfazione la pago caramente.
Qualche volta mi trovo al 20 del mese senza un soldo. Ti dico tutte queste cose perchè mi sei amico affezionato e con te non c'è da vergognarsi - e poi perchè la Sig.ra Gianna (che condivide con tanto coraggio questa situazione) te ne avrà parlato, Dal Gian ti avrà portato quelle due o tre cose mie fatte molto tempo fa - non valgono gran che, lo so, all'infuori di quella piccola marina bretone dove vibra molta della mia sensibità.
Se tu potrai venderle a qualche tuo amico per poco, pochissimo, sarò contento. Anche dieci lire hanno un valore, anche cinque, e non mi offendo di niente quando è dato da te o per mezzo tuo.
Qui lavoro - ma questo lavoro è tutto intimo - interno. Cerco di migliorarmi e portare sempre più in alto la mia Arte: quindi, caro Barbantini, non farò più quadretti leggiadri per i colori che accarezzano l'occhio, simpatici per la composizione decorativa come una volta.
Son diventato più aspro, più duro, più violento - e sto facendomi una coscienza plastica (questo è importante). In una parola sono contento di me e spero presto ( se i mezzi me lo consentiranno) di darti un saggio dimostrativo del mio progresso.
Scusami se l'ultima volta ho rifiutato forse in modo scortese certe informazioni per il tuo articolo.
Mi sembra che tu abbia nelle mani tutti gli elementi (dal punto di vista Arte) per scrivere senza dubbi di sorta.
Dunque hai capito come stanno le cose. Se puoi vendermi quei piccoli lavori spedisci il denaro qui - se non puoi venderli , pazienza. Io mi trovo in guerra dal giorno che ho incominciato a far pittura, e di questa guerra sono disposto a subir tutte le conseguenze. Non ho più carta. Ti bacio, tuo Gino.


(in alto del foglio, in senso inverso)
GINO ROSSI - Fornaci a Ciano (Montebelluna).

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